Competenze
Analizziamo e approfondiamo le 8 Competenze Chiave che compongono il Safety Coaching Framework®. Si tratta delle linee guida comportamentali che un professionista della Sicurezza può applicare per potenziare i suoi interventi in azienda.
Se ti occupi di Sicurezza sul Lavoro nelle organizzazioni, saprai benissimo quanto sia difficile farsi ascoltare e trasmettere le indicazioni in materia a tutto il personale aziendale.
Un tema che dovrebbe essere caro a tutti e facilmente recepito, sembra non solo generare disattenzione e menefreghismo, ma arriva addirittura a SFOCIARE NEL CONFLITTO con certi personaggi ostili e resistenti.
La domanda, per quanto sensata, parte da un presupposto assolutamente errato.
Lascia che ti spieghi cosa intendo..
Un professionista del mondo HSE non deve essere per forza un MARTIRE costretto a subire il menefreghismo del proprio Datore di Lavoro o le angherie dei Lavoratori capoccioni..
Se infatti da un lato ci sono delle particolari difficoltà nel far rispettare le indicazioni, dall’altro è anche vero che tutti i mestieri del mondo vivono tensioni e difficoltà dovute a un elemento imprescindibile..
Diciamocela tutta, il mondo del lavoro, qualunque sia il settore o il ruolo, è fatto di persone con esigenze diverse, convinzioni, idee radicate ed esperienze che influenzano la comunicazione e possono portare al conflitto.
Ecco quindi che l’idea di base, che dovrebbe guidare tutta la nostra riflessione, è racchiusa in un’altra domanda.. Sei sicuro di conoscere davvero il settore di cui fai parte?
No, lascia che mi spieghi, non sto parlando di conoscenza Tecnica in campo di Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.. Una delle cose più difficili per qualsiasi Professionista del Safety è far cambiare idea ai lavoratori sull’importanza di operare in sicurezza.
Ma questa cosa non ha che fare solo con i professionisti della Sicurezza..
Dottori, venditori, ristoratori e persino i genitori, rientrano tutti in una speciale categoria..
Il loro vero mestiere è quello di convincere le persone a fidarsi, del loro prodotto, servizio o idee.
Pensaci bene:
Insomma, la lista di chi deve “convincere gli altri” è decisamente lunga.
I professionisti che affermano con orgoglio “Mi occupo di Sicurezza sul Lavoro” in realtà non hanno davvero compreso il loro mestiere!
Non importa che tu sia Consulente di 30 aziende sparse in Italia o Dipendente di una multinazionale, il vero settore di cui fai parte è il settore del..
Beh allora sappi che il tuo VERO mestiere è proprio quello di convincere le persone delle tue idee o, nel migliore dei casi, di fare in modo che le idee giuste restino ben salde nella mente di tutti.
Da questo nuovo essenziale presupposto nasce allora la mia definizione di Professionista della Sicurezza sul Lavoro:
Fai attenzione all’ordine delle parole perché è proprio quello che cambia radicalmente lo scenario!
In tutti questi anni, invece, ho continuato a osservare le solite scelte surreali..
Da parte del Governo, interessato solo a punire e inasprire le norme, senza agire alla radice degli infortuni..
Da parte delle Aziende, che continuano a relegare la Sicurezza a una serie di adempimenti burocratici privi di reale concretezza..
Da parte di una grossa fetta di professionisti del Safety, che invece di occuparsi di relazioni e coinvolgimento pro-attivo delle persone, continuano a preoccuparsi di attestati, scartoffie e a svendere la propria professionalità al miglior offerente.
Mettiamocelo bene in testa: finché a cambiare non saranno gli atteggiamenti, i comportamenti e le convinzioni profonde delle persone, non potremo Creare Cultura della Sicurezza.
Proprio per questa ragione nasce il Master in Safety Coaching, un corso intensivo di alta formazione, per colmare il GAP tra ciò che vuoi trasmettere e ciò che viene realmente integrato a livello profondo dalle persone.
La frustrazione enorme, data dal ruolo di Responsabile della Sicurezza, nasce esclusivamente da questo GAP che ti ho appena descritto.
Dobbiamo necessariamente lavorare per avvicinare le persone alla Sicurezza sul Lavoro a un livello profondo e duraturo.
Tutto questo è possibile solo quando coesistono alcuni fattori essenziali.
Tanti guru hanno cercato di rendere complicato il Cambiamento, complicandolo con formule magiche, metodi rivoluzionari o scemenze motivazionali da quattro soldi.
E invece, come diciamo a Roma: MANCO PE NIENTE!!!
Il Cambiamento è facile, anche nel contesto della Sicurezza, se sai quali leve sfruttare e su quali elementi appoggiarti.
Partiamo dal primo pilastro: la fiducia.
Come puoi pensare di generare un cambiamento culturale nella tua organizzazione se le persone ti percepiscono come il Rompiscatole della Sicurezza?
Tutti, e dico tutti, i cambiamenti culturali della storia hanno avuto come fattore comune persone legate a uno stesso obiettivo, ma prima ancora persone legate tra loro da legami di fiducia!
Non possiamo pretendere che un gruppo di operai inizi un percorso di cambiamento culturale senza prima aver costruito una relazione solida.
Attenzione, non ti sto parlando di fare l’amicone del bar o il vecchio compare di una vita. Sto parlando di quella fiducia umana che si basa sulla stima reciproca, sul senso di appartenenza e sul giudizio etico.
Ciò che ritieni esatto guida inevitabilmente le tue azioni. Pensaci un attimo..
Pensi che la carne rossa faccia male? Sceglierai di non mangiarla..
Pensi che il caffè sia più buono macchiato? Aggiungerai del latte..
Pensi che la formazione sia fondamentale? Investirai nella tua crescita personale..
Tutto ciò che riteniamo valido a livello generale si ripercuote sulle nostre scelte, sui nostri atteggiamenti e sui nostri comportamenti.
Ecco perché ripeto sempre che non ha senso imporre un comportamento con l’obbligo e la coercizione senza aver prima lavorato sulla struttura profonda delle convinzioni.
Ma è possibile far cambiare convinzioni alle persone?
Certo, basta sapere quali sono i passaggi chiave nella comunicazione, come vanno gestite e in che modo l’essere umano forma nuove convinzioni.
Facile come bere un bicchiere d’acqua? No assolutamente, ma possibile.
Come possiamo misurare la Cultura della Sicurezza? Semplice, osservando i comportamenti messi in atto dalle persone.
Ora, se è vero che un comportamento non ci dice nulla sulla convinzione profonda di una persona, allo stesso tempo cambiare solo le idee dei lavoratori, ma non i relativi comportamenti non serve proprio a nulla.
C’è però, e continuo a ribadirlo da anni, una sostanziale differenza tra fare una cosa punto e basta e fare una cosa convinti di farla!
In questa differenza si gioca una partita decisiva, una partita dove il nostro metodo Safety Coaching si inserisce con decisione.
Un professionista della Sicurezza che si rispetti lavora, come ci siamo detti, su tutti e tre i pilastri, nessuno escluso.
Ora, se mi hai seguito fino a qui potresti domandarmi
Io non penso di avere la verità in tasca, ma posso raccontarti con precisione quello a cui ho dedicato più di 15 anni di carriera e che, a sentire i miei studenti, è un percorso di cambiamento efficace che porta risultati straordinari.
Per ottenere un vero cambiamento culturale non basta solo la conoscenza tecnica (fondamentale), ma serve ripartire dalla base della piramide che vedi qui sopra.
Alla base del cambiamento culturale rientrano tutte quelle abilità che consentono di costruire i 3 pilastri di cui abbiamo parlato. Sto facendo riferimento a:
Conosco molti professionisti che dedicano anni ad aggiornarsi e a studiare la Sicurezza dal punto di vista tecnico, senza però capire come sia possibile influenzare e relazionarsi con gli altri.
Eppure per stimolare un approccio proattivo alla sicurezza è fondamentale lavorare anche sulla comunicazione e sulle relazioni.
Risposta breve: NO.
Risposta lunga: proprio perché il cambiamento deve agire su 3 pilastri, e proprio perché non esistono bacchette magiche, il nostro lavoro si basa su studi scientifici, linee guida comportamentali e strategie pratiche.
A differenza delle solite scemenze folcloristiche degli anni 90’, tutto quello che trasmettiamo nelle nostre competenze, mira ad elevare la consapevolezza comunicativa e relazionale di un Professionista della Sicurezza.
Niente “pensa positivo”, “usa la pudenza della mende” e altre stupidaggini alla “credici forte forte forte..”
Detta in soldoni..
Quella base della piramide che hai visto è costituita, nel nostro metodo, dalla tua capacità di
Una conversazione Strategica di Sicurezza è un dialogo tra due o più persone dove, grazie alle abilità acquisite, coesistono alcuni elementi imprescindibili:
Questi e molti altri elementi, nella routine lavorativa, vengono completamente messi in secondo piano, presi come siamo dalla fretta e dalle mille scadenze.
Ecco perché il nostro Master in Safety Coaching è un lavoro intensivo e m-a-n-i-a-c-a-l-e sulle competenze che ti aiuteranno proprio ad elevare la tua capacità di influenza, di motivazione e di comunicazione con gli altri.
Non ho dubbi che tu sia allenato a comunicare con le altre persone, lo fai da quando sei nato.
Qui stiamo parlando di giocare un altro sport: quello della conversazione strategica.
Ci sono soprattutto alcuni fattori che possono fare la differenza se integrati correttamente.
Te ne voglio illustrare 4 molto importanti.
Cosa significa creare consapevolezza sui rischi?
Vuol dire allenare l’attenzione delle persone a riconoscere ciò che è importante o meno, rendendoli autonomi nelle decisioni.
Nel nostro caso, si crea consapevolezza quando si accompagnano le persone a riconoscere in autonomia i rischi nei luoghi di lavoro trovando le soluzioni più opportune.
Per fare questo, bisogna stimolare l’attenzione attraverso mezzi diversi per permettere l’aumento di percezione e di osservazione, creando inoltre sistemi di autovalutazione dei progressi fatti.
Tra gli strumenti essenziali per creare consapevolezza troviamo le domande maieutiche tipiche del Coaching “classico”.
A titolo di esempio:
Quando cerchiamo di coinvolgere alla Sicurezza tutti i livelli aziendali vogliamo convincere il nostro interlocutore ad abbracciare nuovi comportamenti e a prestare attenzione alle nostre indicazioni.
Proprio come i più abili venditori cercano di promuovere il loro prodotto o servizio, allo stesso modo tu ti occupi di vendere un’idea: La Sicurezza sul Lavoro è importante.
Tra gli strumenti più efficaci nella comunicazione persuasiva, le Domande sono uno strumento eccellente. Fare un uso sensato di domande mirate, ti può aiutare per tutti i processi di comunicazione strategica finalizzata alla creazione di Cultura della Sicurezza.
La capacità di creare domande potenti, ti può aiutare inoltre ad aumentare la consapevolezza delle persone e spostare il loro punto di vista verso comportamenti e soluzioni virtuose.
Nel nostro Master in Safety Coaching lavoriamo molto su questa competenza, allenando con attenzione questa importante abilità. Devi proporre domande aperte che evocano scoperta, impegno e spingano all’azione il tuo interlocutore.
Tra le caratteristiche essenziali di una domanda potente troviamo per esempio:
Nel nostro Master in Safety Coaching un’intera parte è dedicata agli esercizi sulle Domande Potenti.
Andiamo ad analizzare meticolosamente:
Vengono inoltre lavorati 2 casi studio specifici per testare da subito la competenza e mettere in pratica le conoscenze apprese.
Comunicare nel modo giusto è fondamentale tanto quanto guidare le persone passo passo verso gli obiettivi di prevenzione.
Un super-professionista della Sicurezza ha il compito di motivare alla sicurezza tutti i livelli aziendali, soprattutto è importante assicurarsi che i comportamenti sicuri da mettere in atto siano rispettati da tutto il personale operativo.
La scienza comportamentale ci spiega bene come costruire e rinforzare i comportamenti sicuri all’interno di un’organizzazione. Tutto nasce dalla comprensione delle Conseguenze.
Sono infatti le Conseguenze, ciò che accade quando un comportamento è concluso, a guidare le nostre azioni.
Per fare in modo che un comportamento sicuro venga mantenuto nel tempo possiamo intervenire con due strategie di rinforzo:
Per fare un esempio, quando un lavoratore indossa correttamente un DPI o esegue un comportamento sicuro, possiamo rinforzarlo positivamente con un complimento (rinforzo sociale).
Un esempio di rinforzo negativo è il fastidioso cicalino che sentiamo in macchina quando non indossiamo la cintura di sicurezza.
Per creare quel comportamento il rinforzo scelto è negativo: allacciando la cintura elimino qualcosa che mi dà fastidio.
Dal punto di vista comportamentale un professionista della Sicurezza dovrebbe:
Oltre alle strategie di rinforzo “classiche” è fondamentale comprendere le strategie scientifiche alla base della Motivazione Umana.
Un’intera sezione del nostro Master è proprio dedicata ai 7 Driver della Motivazione e al loro utilizzo nelle strategie di creazione di cultura della Sicurezza.
Per poter realizzare un cambiamento solido e duraturo dal punto di vista Culturale è indispensabile osservare correttamente un Sistema nel suo insieme, su tutti i livelli.
Supponiamo che tu voglia migliorare la sicurezza in una determinata azienda X: partendo da un condizione A ovvero scarsa applicazione delle norme, punterai all’obiettivo finale B cioè la piena sicurezza.
Ora ragionando linearmente, dovrai portare il livello di sicurezza da un punto A (scarso) a un punto B (ottimale).
Sembra semplice no?
Purtroppo la realtà è un tantino diversa..
Qualsiasi sistema (nel nostro caso l’azienda X) tende all’omeostasi, ovvero la naturale propensione al raggiungimento dell’equilibrio.
Ogni volta che cerchiamo di introdurre un cambiamento in un sistema, questo agirà con una forza contraria che tenterà di contrastarci per mantenere l’equilibrio raggiunto.
Hai mai provato a seguire una rigida dieta per perdere qualche chiletto di troppo?
Ora, probabilmente, dopo tutti i tuoi sforzi profusi, ti sarai ritrovato a recuperare il peso perso in pochi mesi. Il tuo corpo è infatti un sistema, e come tale troverà il modo di remarti contro recuperando il suo equilibrio (o set point).
Torniamo alla nostra azienda X…
Un operaio che indossa un DPI (comportamento) ma non ha realmente compreso il valore di farlo (convinzione) e non ha acquisito il meccanismo inconscio di ripetizione del comportamento (abitudine), non ha realmente avviato un processo di cambio culturale.
Per ottenere un cambiamento permanente è necessario analizzare i fattori sistemici che potrebbero ostacolare tale cambiamento.
Tra i fattori sistemici più rilevanti ci sono:
> Il Tempo indica la presenza di elementi del sistema che vanno riconosciuti: anzianità di grado, esperienza, tempo investito nel lavoro e così via.
Esempi di frasi connesse a questo fattore: “Sono anni che faccio questo lavoro, non mi servono le tue indicazioni” “Ho una grande esperienza, io so come lavorare in sicurezza”
> Lo Scambio indica invece la necessità di equilibrio tra dare e ricevere: tra capi e sottoposti, tra datore di lavoro e collaboratori, tra clienti e fornitori etc.
Quando nascono problemi su questo fattore potresti ascoltare frasi come “Non ho il giusto riconoscimento per il mio lavoro” “Ho dato molto ma non è tornato nulla”.
> Il Ruolo o Posto occupato nel sistema è fondamentale affinché gli elementi siano collocati correttamente.
Si hanno problemi su questo fattore quando le responsabilità vengono fatte calare dall’alto o quando qualcuno soffre una posizione occupata all’interno dell’organizzazione. “Sto male in questo nuovo ruolo di Preposto” “Non mi hanno aiutato a ottenere la Leadership necessaria”
Ricordati di considerare sempre tutte le variabili sistemiche prima di prendere una decisione e durante qualunque conversazione strategica messa in atto in azienda.
Qualunque corso di formazione arricchisce sempre, MA ESISTE UN GRANDE PROBLEMA di cui nessuno ti parla..
Non puoi paragonare questo corso a nessun altro percorso per un semplicissimo motivo:
Lo ripeto per evitare che ti vendano qualcosa di inutile: il Coaching e il Safety Coaching non sono la stessa cosa.
Lo so che c’è tanta confusione sul mercato..
D’altronde, al giorno d’oggi, si fa un grande abuso di questa fantomatica parola…
Molti associano “Coaching” addirittura a una disciplina magica, con GURU tirati a lucido che, tra sceneggiate e balletti di gruppo, convincono le persone a “riprendere in mano la propria vita”… Il tutto, manco a dirlo, a suon di dollari su dollari.
In realtà le cose sono un tantino diverse, e quest’oggi vorrei fare un po’ di ordine.
Socrate, uno dei più grandi filosofi e pensatori dell’Antica Grecia, fu il primo ad affermare che attraverso il dialogo e il confronto, era possibile portare alla luce le verità della nostra anima. “Da me non hanno imparato mai nulla, ma da loro stessi scoprono e generano molte cose belle”
“Ok Matteo, ma che c’entra tutto questo con il coaching?”
Devi sapere che, uno degli aspetti fondamentali del Coaching, è proprio quello di “partire dall’altro”.
Niente balletti stravaganti o carboni ardenti: agire come un Coach significa incoraggiare le persone a ricercare le soluzioni in completa autonomia, dando fiducia al potenziale insito in ciascuno di noi.
Così facendo, oltre a stimolare una riflessione attiva, si ha la possibilità di trovare dentro di sé, le risposte utili al cambiamento di convinzioni o idee poco funzionali.
Se ci pensi, questo è uno dei punti cardine anche del nostro metodo Safety Coaching…
Tutti i nostri studenti conoscono il tipo di atteggiamento più efficace. Sanno che dovranno mantenere piena fiducia nel potenziale del lavoratore, guidandolo autonomamente a:
Fatte queste premesse sul meraviglioso mondo del coaching, è bene però fare una precisazione…
Se ti occupi di sicurezza tieni bene a mente che, fare un classico corso di Coaching non ti servirà a molto. E ti spiego perché:
Il Safety Coaching si distingue dal Coaching classico, proprio per la sua natura.
Si tratta infatti di una disciplina umanistica che ha come scopo il miglioramento dei risultati di sicurezza sul lavoro, attraverso competenze di Coaching.
Sono 2 materie simili ma che si differenziano per il semplice fatto che il Safety Coaching, utilizza alcune competenze chiave per orientare e influenzare le persone al rispetto della Sicurezza sul lavoro, con un approccio diverso.
Mentre un coach “classico” non spinge il suo cliente a raggiungere l’obiettivo, ma lo incoraggia con fare distaccato, lasciandolo libero di agire e di scegliere cos’è meglio per lui..
Non puoi limitarti solamente a incoraggiare il lavoratore, sperando che faccia la scelta giusta, poiché ogni comportamento rischioso deve essere immediatamente ripreso e corretto.
Un Safety Coach ha l’assoluto interesse nel portare i lavoratori a rispettare determinati comportamenti, per raggiungere l’obiettivo infortuni zero.
Dovrà quindi spronare, motivare, persuadere, comunicare efficacemente con le persone, guidando verso comportamenti sicuri.
Nel nostro Master in Safety Coaching ci dedichiamo a queste competenze insieme a tanti professionisti per accelerare al massimo il cambiamento e la crescita personale di ogni partecipante.
Mi chiamo Matteo Fiocco e sono da sempre un grande appassionato di comunicazione, scienza del cambiamento e crescita personale.
Negli ultimi 15 anni ho dedicato la mia vita allo studio di discipline fantastiche come il Coaching, le Neuroscienze, la Psicologia Comportamentale e l’Intelligenza Emotiva.
Ho scritto i libri Safety Coaching e Motivare alla Sicurezza e negli ultimi anni ho creato la mia personale Community che oggi conta oltre 10.000 iscritti. Ho formato migliaia di professionisti della Sicurezza che mi ricambiano con un entusiasmo incredibile a ogni nostro corso.
Come formatore aziendale e coach professionista (ICF), negli ultimi 10 anni ho avuto la possibilità di testare in prima persona le strategie che condivido con i miei studenti, lavorando con centinaia di aziende per lo sviluppo e il potenziamento delle risorse umane.
Ho deciso di formare io stesso i professionisti della sicurezza per dargli tutti gli strumenti pratici da utilizzare ogni giorno.
4 giorni (32 ore) dedicati solo ad aiutare i professionisti della Sicurezza sul Lavoro a migliorare le proprie competenze e a raggiungere risultati straordinari.
Donna immagine dello sport Italiano vanta 228 presenze in Nazionale e con i suoi 18 titoli è tra le atlete più in vista del panorama pallavolistico mondiale. Da Capitana della Nazionale, vince: Oro ai Giochi del Mediterraneo, Bronzo agli Europei del 1999, Argento agli Europei del 2001 ed inoltre il Premio quale Migliore Palleggiatrice al Mondo nel 1998.
Storica la sua partecipazione alle Olimpiadi di Sydney prima qualificazione in assoluto per la Nazionale di pallavolo.
Nella sua carriera da professionista nei club vanta: 4 Campionati Italiani, 1 Campionato Spagnolo, 4 Coppe Italia, 1 Coppa de La Reina, 3 Supercoppe Italiane, 3 Champions League, 1 Coppa CEV e 1 Supercoppa Spagnola.
Dal 2005 collabora con Sky Fox Sports in veste di giornalista sportiva e nel 2015 viene nominata “Ambassador” per Expo 2015.
Da diversi anni si occupa di formazione manageriale ed è spesso invitata presso importanti aziende a dare testimonianza della sua esperienza nella Leadership e nel Team Building.
Da oltre due decenni focalizza i suoi interessi di ricerca su temi quali motivazione, gestione dello stress e resilienza.
Insegna “Psicologia della prestazione e dello sport” presso l’Università di Verona; ed è docente nel Master in Project Management del Politecnico di Milano, dove svolge una formazione esperienziale di due giorni sulle Alpi sul tema “Managing team under stress”.
È stato Psicologo di varie Squadre Olimpiche: Sci di Fondo (Torino 2006), Triathlon (Sydney 2000) e Canottaggio (Rio 2016). Segue da anni le Squadre Nazionali di Ultramaratona.
Dal 1999 è stato il responsabile della preparazione psicologica dei team di varie spedizioni alpinistiche destinate ad operare in ambienti estremi.
Nel 2005 ha raggiunto la cima dell’Everest con la spedizione “Everest Vitesse”.
Nel 2016 è stato il responsabile della spedizione “Alaska Stress Challenge” che ha scalato il Denali con finalità di ricerca scientifica sullo stress.
Nel 2019, con la spedizione internazionale “Greenland Expedition Lab” ha compiuto la traversata della Groenlandia con gli sci in 27 giorni.
Ha trasferito le esperienze con le spedizioni e con gli atleti di élite nelle organizzazioni e nelle aziende per proporre metodologie innovative sulla gestione dello stress, la facilitazione della motivazione nel gruppo, lo sviluppo della resilienza.
Ha pubblicato diversi lavori scientifici su riviste internazionali come Frontiers in Physiology e alcuni libri sul tema della resilienza e della motivazione, tra i quali Resisto dunque sono, presentato sulla RAI a “Che Tempo che fa”.
È un sociologo della comunicazione, specializzato in formazione degli adulti e in sociolinguistica. È Master Certified Coach, con credenziale rilasciata dall’ICF – International Coaching Federation e Licensed Trainer of NLP.
È il direttore didattico di Menslab Srl – Coaching & Training, società che da oltre vent’anni offre consulenza strategica, coaching e formazione sulla comunicazione e sul coaching. Ha co-progettato il programma di formazione e certificazione per coach sistemico evolutivo, accreditato dall’ICF come ACTP, il livello di certificazione più elevato per i programmi formativi per coach professionisti.
Dal 2004 svolge per l’ICF la funzione di assessor (esaminatore) per gli esami per coach professionisti sino al massimo livello di certificazione e, attualmente, fa parte del Credentialing Training Team dell’ICF, occupandosi – con colleghi Master Coach di tutto il mondo – della formazione degli assessor, principalmente in Europa, Stati Uniti e Asia.
Nella sua attività offre interventi di consulenza e formazione a numerose aziende. I suoi clienti in coaching sono principalmente executive, professionisti, squadre sportive e team direzionali. È mentor coach e supervisore di numerosi coach professionisti in Europa, Stati Uniti ed America Latina.
È co-autore del testo “L’evoluzione contagiosa”, edito da Franco Angeli e relatore in numerosi convegni internazionali sul coaching.
Doris Di Bella ha un’esperienza 30ennale nel mondo food&retail e nella Consulenza Direzionale.
Ex Direttore Generale di Burger King, ha avuto un percorso internazionale che l’ha vista impegnata in molti ruoli operativi e strategici.
Tra i massimi esperti in Italia di Leadership nel settore Operation, si è confrontata con i più grandi player mondiali nella filosofia del Lean Management e del Kaizen, arrivando a formarsi con la McDonald’s International Academy in Ontario (USA).
Imprenditrice nel mondo Healthy Food, nel 2017 ha fondato la sua società di consulenza, focalizzata nello sviluppo di franchising, di start-up innovative e nell’efficienza organizzativa attraverso programmi di Change Management.
Crede nel Coaching come strumento di cambiamento perché convinta che il bene di ogni azienda siano le persone: individuare i punti di forza e crescita di ogni collaboratore e aiutarlo nel pieno sviluppo, creando benessere individuale e organizzativo.
Il Master in Safety Coaching è rivolto a tutte le figure della sicurezza (Datore di lavoro, Dirigenti, Rspp, Aspp, HSE Manager, Preposti e coordinatori) che vogliono apprendere principi di Coaching per condividere e coinvolgere maggiormente l’azienda al Safety.
Grazie a questo Master è possibile sostenere l’esame di certificazione e ottenere la qualifica di Certified Safety Coach della Safety Coach Federation.
Tutti i partecipanti al Master in Safety Coaching hanno l’opportunità di sostenere un esame di certificazione delle competenze acquisite.
È un esame online di verifica della preparazione e della comprensione rispetto al Safety Coaching Framework.
Tutti i partecipanti promossi acquisiscono la qualifica di Safety Coach Certificato con la nostra federazione e hanno diritto a essere inseriti nella nostra area membri riservata.
Ottenendo questa certificazione si ha inoltre diritto all’utilizzo dei loghi della qualifica all’interno dei propri documenti, sui canali social e su tutti i mezzi di comunicazione professionali.
Il nostro scopo è creare una community di professionisti riconosciuta e le cui competenze trasversali possano essere codificate e validate.
Mi dispiace, ma la risposta è no.
Non si diventa ingegneri in 2 lezioni all’università e sicuramente non sei diventato un esperto in sicurezza sul lavoro in qualche ora, dico bene?
Chiediti quanto è importante per te, ottenere risultati ancora migliori e aiutare le organizzazioni a raggiungere ambiziosi obiettivi, riducendo gli infortuni sul lavoro.
Se sei convinto che fare sicurezza sia un lavoro serio e vuoi dare un netto miglioramento alla tua attività professionale allora questa è
Questo Master è strutturato per accompagnarti ad acquisire e mettere in pratica strategie uniche che ti permetteranno di fare il salto di qualità e accedere all’Elite dei professionisti della Sicurezza sul Lavoro che hanno scelto di fare la differenza.
Le Video-Testimonianze degli studenti della scorsa edizione.
Cosa dicono del Master
Giovanni Catania – HSE Manager di Ferrero S.p.A.
Beatrice Piazzi – Safety Manager di Aimag S.p.A.
Raffaele Santoro – Health and Safety Culture Facilitator
Sì! Il master in Safety Coaching è valido come 32 ore di aggiornamento per RSPP, ASPP o FORMATORI della Sicurezza.
A tutte le figure della sicurezza (Datore di lavoro, Dirigenti, Rspp, Aspp, HSE Manager, Preposti e coordinatori) che vogliono apprendere principi di Coaching per condividere e coinvolgere maggiormente l’azienda al Safety.
Il corso si svolgerà su Zoom.
Sono previsti sconti in caso di acquisti multipli del corso! E’ possibile ottenere un prezzo personalizzato per l’acquisto: contattaci via email a info@safetycoaching.org.
Troverai il giusto equilibrio tra teoria del Coaching e attività pratiche. Tutti i nostri programmi di formazione sono basati su studi scientifici e sono progettati per permetterti di sperimentare da subito nuove modalità di approccio alla Sicurezza.
Il Corso getta le basi fondamentali per comprendere a pieno questa disciplina. Si può partecipare anche senza conoscenza in materia.
Sì, verrà rilasciato il diploma “Master in Safety Coaching” della Safety Coach Federation.
Ogni partecipante riceverà un attestato di frequenza al Corso di Aggiornamento, con relativa durata (32 ore) valido ai sensi del D. Lgs. 81/08 e dell’Accordo Stato Regioni 07.07.2016., rilasciato da AIESIL – Associazione Italiana Imprese Esperte in Sicurezza sul Lavoro e Ambiente.
Dopo aver frequentato il Master in Safety Coaching è possibile sostenere l’esame di certificazione e ottenere la qualifica di Certified Safety Coach della Safety Coach Federation.
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