Ascoltare il Non Detto? Vale anche nel Safety

Siamo già a Maggio, quindi su coraggio (parafrasando una celebre canzone italiana).
Torniamo a parlare di Creazione di Cultura della Sicurezza in azienda, questa volta però lo facciamo dal punto di vista di una competenza vitale, oserei dire magica..

Sto parlando dell’Ascolto Attivo.

Negli anni mi sono battuto per far passare questa relazione: + Ascolto = + Sicurezza.
Non sarà corretta la sintassi matematica, ma il punto non cambia.

Se vogliamo davvero cambiare marcia al nostro modo di fare Sicurezza sul Lavoro non dobbiamo saltellare da un ufficio all’altro proclamando le virtù dei DPI o emanando bolle papali.
Fare Sicurezza vuol dire ascoltare gli altri, capirne le leve motivazionali, comprendere gli schemi di lavoro, individuare talenti e Leadership naturali e mettere tutto questo al servizio dell’organizzazione.
Insomma un professionista con gli attributi non può fare a meno di basare il suo lavoro su ciò che osserva e su ciò che ascolta in azienda.

Esiste tuttavia una particolare maestria nell’ascolto su cui oggi voglio farti riflettere.

Si tratta di un ascolto che trascende il semplice sentire o il più nobile ascolto attivo. È uno sport giocato in un’altra categoria, quello dell’eccellenza.

Sto parlando della capacità di Ascoltare il Non Detto.

Fermo Mattè, io già faccio fatica a capire gli altri quando parlano, mo pure quello non dicono devo ascoltare?!!!??

Lo so lo so, il lavoro di chi fa Sicurezza è sempre complesso. Eppure ci sono alcuni aspetti della comunicazione che diventano davvero interessanti se posti sotto la nostra attenzione.

Di cosa si compone il non detto?

Ci sono molte cose che vengono omesse durante la comunicazione.. Eppure sono informazioni messe lì, pronte a essere colte. Eccone solo 3 su cui assolutamente non puoi sorvolare..

1. Stato d’animo ed emozioni
Le persone non vanno certo in giro spiattellandoti il loro umore o le loro emozioni. Il loro “feel” come direbbero gli inglesi.
Solo un ascolto attento e trascendente, appunto, può cogliere lo stato d’animo degli interlocutori e capire se un processo iterativo sta davvero funzionando.
Questi elementi rispondono alle domande: cosa sta provando l’altra persona? Come si sente? Quali emozioni ha vissuto nell’ultimo periodo? Quali emozioni sta vivendo in questo momento?

2. Motivazioni implicite
Ogni comunicazione si compone di ciò che dichiariamo apertamente e ciò che implicitamente si presenta nel processo.
Per esempio una persona che afferma “Dobbiamo migliorare questa procedura di lavoro” sta dichiarando diversi livelli.

A un primo livello potremmo cogliere l’esplicita necessità di un obiettivo professionale: migliorare una procedura di lavoro.

A un altro livello possiamo cogliere l’utilizzo della parola “dovere” rispetto alla parola “volere”. Senti come suonerebbe diverso “Vogliamo migliorare questa procedura di lavoro”.
A un altro livello ancora possiamo indagare le motivazioni profonde della persona che pronuncia questa frase. Perché è interessato a migliorare questa procedura? Cosa ne ottiene personalmente? Quali altri obiettivi personali sono collegati a questa dichiarazione?

3. Convinzioni profonde
Su questo mi sgolo da anni: le Convinzioni sono fondamentali per generare davvero un cambiamento.
Ecco perché dobbiamo cercare di cogliere, nel non detto, anche le Convinzioni profonde.
Nella frase “Sono davvero felice di come stai lavorando perché per noi la Sicurezza sul Lavoro è fondamentale” possiamo identificare una convinzione esplicitata:

> la Sicurezza sul Lavoro, per noi, è fondamentale

Ora scendendo e scavando nel profondo potremmo farci qualche domanda su questa frase…
“Come si collega la sua felicità a questo modo di lavorare?” “Cos’altro è importante per questa persona?” “Cosa c’è in gioco per lui a livello più profondo?”

Ogni conversazione, con una o più persone, su molteplici canali (di persona, via mail, etc.) contiene tante informazioni esplicite e tante informazioni nascoste.

Essere in grado di Ascoltare il Non Detto ci permette di arricchire le informazioni in nostro possesso e utilizzare le stesse per orientare comportamenti, convinzioni e direzionarli verso gli obiettivi di Sicurezza che ci siamo posti.

Ricorda: Ascoltare davvero gli altri è la risorsa più preziosa di ogni professionista che vuole costruire il cambiamento.

Bene, dopo questo focus del nostro articolo settimanale mi rituffo nel lavoro!