Motivare alla Sicurezza: Viaggio nelle Competenze 3 di 3

Eccoci arrivati all’ultima tappa del nostro viaggio nelle competenze del Safety Coaching per motivare alla sicurezza.

Ti sei perso le precedenti puntate? Nessun problema, ecco i due articoli precedenti:
Viaggio nelle Competenze 1 di 3
Viaggio nelle Competenze 2 di 3

Dopo aver ribadito il principio immutabile “le persone fanno le cose per i loro motivi e non per i nostri” ci siamo soffermati sul legame a doppio filo tra Relazione e Motivazione.

Abbiamo poi passato in rassegna una delle competenze determinanti del nostro Framework, Creare Consapevolezza.

Questa competenza ci guida come una bussola sulla direzione da dare alla nostra comunicazione: focalizzarsi sulla partecipazione rispetto al dire agli altri cosa fare.

Oggi andiamo avanti prendendoci un pezzettino essenziale nella trasformazione Culturale che desideriamo in ogni organizzazione. Sto parlando della capacità di generare..

Domande Potenti

Non mi ha mai troppo convinto il nome di questa competenza, vuoi perché spesso si associa il Coaching a sedute motivazionali psichedeliche che portano più danni che risultati o vuoi perché il concetto di Potenza viene frainteso in maniera impropria.

In ogni caso il nome ci interessa fino a un certo punto, quello che conta è il valore incredibile che si nasconde dietro le Domande Potenti.

Fermo mattè, che vuol dire mo’ domande potenti? Io già c’ho tanti problemi nel mondo della Sicurezza…

C’è una frase attribuita ad Albert Einstein che spiega in maniera impeccabile il valore delle domande per un professionista di ogni settore.

«Se avessi un’ora per risolvere un problema, utilizzerei 55 minuti per pensare al problema e cinque minuti per le soluzioni»

Ora in quel “pensare” al problema c’è la chiave di svolta. Prenditi un attimo: cosa vuol dire esattamente pensare?

Non è certo farsi un film mentale trito e ritrito a portarti nuove soluzioni.

Il vero scopo del pensiero è, in definitiva, la capacità di generare idee e orientarsi verso scenari alternativi più efficaci e brillanti.

In questo meccanismo le Domande giocano un ruolo determinante.

Potremmo riformulare la frase sopra con “utilizzerei 55 minuti per generare domande di qualità così da analizzare il problema sotto nuovi punti di vista“.

Ti prego ascoltami: non esiste nulla di più prezioso per la tua professione che la capacità di generare domande eccellenti.

Le domande ti permettono di scovare punti deboli, di immaginare nuove prospettive, di definire obiettivi, di comprendere il punto di vista dell’altro, di indagare le cause e le soluzioni di un problema e molto molto altro..

Le domande sono una Bomba-Termo-Nucleare da utilizzare per radere al suolo indolenza e menefreghismo.

Come si possono allenare le Domande Potenti

Nel nostro Master in Safety Coaching un grandissimo spazio viene dato a questa competenza e alle regole che sostengono la struttura di domande potenti.

Oggi voglio farti riflettere in “negativo” su 3 errori che rendono le tue domande inefficaci, così da fare attenzione ad alcune trappole da evitare.

1° Errore nel generare domande: Chiedere ciò che già si sa.
So che sembra paradossale, ma un buon 30% delle domande che facciamo a noi stessi sono domande di cui abbiamo già la risposta.

In un modo o nell’altro tendiamo a porci dei quesiti banali, retorici o che vanno in direzioni già percorse. Qualche esempio:
“Chi doveva fare questa cosa?” e tutti sanno già che toccava a Mario..
“Perché ci inceppiamo sempre su questa procedura?” e tutti sanno che è troppo complessa..
“Perché non abbiamo comprato quello strumento?” e tutti sanno che non c’è budget..

Insomma le domande la cui risposta è ovvia sono estremamente frequenti in ogni organizzazione.

2° Errore nel generare domande: Focalizzarsi sulla ricerca di un colpevole.
Anche questo errore è davvero tipico in tante conversazioni che incontriamo in tutti gli ambienti di lavoro.

Domande come “Chi ha sbagliato?” oppure “A chi compete questo compito?” fatte con il solo scopo di scaricare il barile non portano da nessuna parte.

Ogni domanda che parte da questo approccio rischia di chiudere la conversazione e inquinare la relazione, che come abbiamo evidenziato è alla base di un processo di motivazione sostenibile e duraturo.

3° Errore nel generare domande: Focalizzarsi SOLO sulle cause.
Come professionisti della Sicurezza è normale indagare le cause di un infortunio o di un near-miss, così da apprendere informazioni importanti da mettere al servizio dell’obiettivo di miglioramento continuo.

Il problema è che spesso ci limitiamo a indagare le Cause senza esplorare le possibili soluzioni (anche in scenari mai percorsi).

“Perché è accaduto?” “Cosa ha generato questo blocco?” “Qual è stato il motivo scatenante?” etc. etc. sono tutte domande che vanno nella direzione del passato.

Per carità, qualche informazione la portiamo a casa, ma è bene bilanciare con un giusto mix di orientamento al futuro e alla ricerca di soluzioni.

Questi e molti altri errori sono spesso presenti nelle conversazioni di tutti i giorni a tutti i livelli aziendali. Compito di un professionista è anzitutto prendere piena coscienza della qualità e dell’efficacia delle sue domande nel muoversi verso gli obiettivi desiderati.

Questa settimana prova un piccolo esercizio:
– Ascolta con attenzione le Domande che poni alle persone con cui lavori
– Ascolta con attenzione le Domande che fai a te stesso quando “pensi” a qualcosa che è davvero importante per te

Ricorda: la differenza tra pensare attivamente e ricordare passa dalla nostra maestria nel generare domande di qualità.