5 domande efficaci per Comunicare il Rischio

5 domande efficaci per Comunicare il Rischio

Cosa serve a un Professionista della Sicurezza sul Lavoro per ottenere successo nella prevenzione degli infortuni? Semplice: conoscere anzitutto i rischi correlati a una determinata attività e le giuste azioni da intraprendere per porvi rimedio. Senza un’adeguata conoscenza tecnica la Sicurezza sul Lavoro non si può proprio fare.

Ma è sufficiente questo requisito per ottenere risultati?

La realtà ci dice di no. Troppo spesso, infatti, le indicazioni vengono disattese e le vecchie abitudini tornano a farsi largo nella quotidianità del lavoro.

Cosa ci permette allora di colmare il Gap tra ciò che si dovrebbe fare e ciò che realmente si fa nelle organizzazioni? Come riuscire a coinvolgere alla Sicurezza e creare realmente attenzione intorno al tema della prevenzione?

Oltre alla conoscenza tecnica, il requisito essenziale di ogni professionista che si rispetti, è la capacità di condividere la stessa a tutti i livelli aziendali. Che si tratti di influenzare le decisioni della Dirigenza o di orientare virtuosamente i comportamenti dei lavoratori la carta vincente è sempre la stessa: comunicare efficacemente il rischio.

Oggi voglio proporti allora 5 domande essenziali per poter raggiungere questo scopo. “Aspetta un attimo, come domande? Le domande per comunicare?”

Ebbene sì, le domande sono una delle armi più potenti nel nostro arsenale della prevenzione. Le possiamo sfruttare perché hanno alcune caratteristiche uniche.

In particolare le domande hanno 3 grandi vantaggi:

Il tuo cervello cerca sempre una risposta, anche quando non la conosce.

Non possiamo fare a meno di rispondere alle domande. Attivano immediatamente un processo di dialogo interno, ecco perché sono così utili nella comunicazione. Spesso si dice anche “Chi domanda comanda”.

Le domande orientano il Focus e l’attenzione

Tra gli oggetti intorno a te, qual è quello più buffo?

Ecco, mi è bastata questa semplice domanda per orientare la tua attenzione e indirizzare il tuo Focus verso la ricerca attiva. Prova a immaginare la potenza di questo principio nella prevenzione degli infortuni per disattenzione.

Le Domande aprono la ricerca di soluzioni

Cosa possiamo fare per migliorare la Sicurezza in questo reparto?

Domande di questa natura ci aiutano a esplorare nuove possibilità, nuove strade per raggiungere i risultati che desideriamo. Ogni quesito, se ben formulato, ci avvicina verso la meta.

Eccoti dunque 5 domande pronte all’uso per facilitare il tuo compito di condividere e comunicare la Sicurezza sul Lavoro in azienda. Fanne buon uso, non dimenticare però che la vera maestria consiste nel padroneggiare i principi con cui creare Domande di qualità per le nostre conversazioni strategiche di Sicurezza.

  1. Cosa osservi di pericoloso in questo reparto?
  2. Quali DPI dovresti indossare per proteggerti?
  3. Quali rischi ci sono in questa attività?

Domande di questa natura attivano il riconoscimento autonomo dei rischi, fondamentale per creare consapevolezza nei lavoratori.

  1. C’è qualcosa che vorresti segnalarmi? C’è qualcosa che ritieni importante?

Su questo punto permettiamo alle persone di aprire l’esplorazione nella prevenzione degli infortuni. Invitare a segnalare mancati infortuni, condizioni precarie o ambienti inadeguati, ci aiuta nella raccolta di preziose informazioni.

  1. Perché dobbiamo lavorare rispettando queste regole? Quali conseguenze ci sono?

Invitare il proprio interlocutore a esplorare i possibili infortuni e le conseguenze negative di una specifica attività, ci aiuta nel creare attenzione attraverso il driver motivazionale degli istinti.

Tutte queste domande ci aiutano nel processo quotidiano di costruzione di ambienti sicuri.

Ricorda che la logica di comunicazione basata sul Safety Coaching prevede soprattutto alcuni vantaggi indiretti sulla Motivazione. In particolare:

  • Attivare il S.A.R. del Lavoratore “Se lo riconosco presterò attenzione”
  • Aumentare il coinvolgimento, l’apprendimento e la responsabilità “Se mi riguarda lo farò”
  • Facilitare la motivazione attraverso l’auto-efficacia “Se sono in grado di farlo lo farò”

Un Safety Coach esperto, prima di condividere le eventuali indicazioni importanti, accompagna e allena il riconoscimento autonomo da parte dei lavoratori interessati.

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