5 leggi per aumentare la propria leadership

Public speaking e leadership sono da sempre tra i temi più quotati, quando ricevo domande in privato o durante i corsi che tengo.

Per questo oggi voglio condividere con te qualche spunto preso da uno dei miei libri preferiti sulla leadership: “Le 21 leggi fondamentali del Leader” di John Maxwell.

Se non lo conosci, Maxwell è uno dei maggiori esponenti in questo campo, con svariate pubblicazioni alle spalle. 

In questo libro parla di specifici comportamenti da adottare per essere riconosciuto come un vero leader.

Vediamone alcuni e come puoi applicarli a tua volta in azienda, per iniziare a essere preso più in considerazione quando parli.

1 La legge dell’Influenza

“La vera misura della leadership è l’influenza: niente di più, niente di meno”

Essere un leader significa saper influenzare le persone.

È un’abilità che non può essere conquistata da un giorno all’altro, ma va guadagnata col tempo.

Molte persone hanno una concezione sbagliata sull’idea di leadership pensando sia legata alle proprie abilità lavorative o al semplice fatto di essere un responsabile dell’azienda.

“Le persone mi devono seguire perché il mio ruolo è importante: sono un responsabile della sicurezza”

Oppure

“Le persone mi devono seguire perché ho 2 lauree e 1 master”

Niente di tutto questo.

La leadership non riguarda né il talento, né gli anni di studio, né la posizione lavorativa all’interno dell’azienda.

Influire sulla vita delle persone significa in primis capirle, assisterle nel momento del bisogno cercando di tirare fuori il meglio ed essere un punto di riferimento per tutti.

2 La legge della Navigazione

“Chiunque può governare la nave, ma ci vuole un leader per tracciare la rotta”

Un vero leader è un po’ come un navigatore, conosce la rotta tracciata, vede le cose prima degli altri e sa riconoscere gli ostacoli da affrontare.

In qualità di consulente o responsabile della sicurezza, devi riconoscere in tempo quei piccoli segnali che possono creare delle emergenze.

Ad esempio la mancata osservanza di alcune norme da parte dei lavoratori oppure tutti quegli atteggiamenti negativi che possono causare infortuni.

Un leader sa riconoscerli e trovare dei sistemi di prevenzione adatti.

3 La legge dell’Addizione

“I leader aggiungono valore servendo gli altri”

La legge dell’addizione è semplice: un leader lavora ogni giorno per far avanzare gli altri.

Che significa?

Uno degli errori che vedo in alcuni miei corsisti, è quello di sentirsi degli  “one man show”.

Loro sono i più bravi, i più preparati e al centro dell’attenzione.

Lavorano esclusivamente per se stessi riempiendo scartoffie dalla mattina alla sera, senza badare all’aspetto più importante di un vero professionista della sicurezza: le relazioni.

Un vero leader si preoccupa in primis di instaurare una relazione di fiducia con gli altri lavoratori sprondadoli a diventare autonomi e lavorando sul loro potenziale.

Una leadership efficace si ha quando le persone attorno al leader crescono professionalmente diventando a loro volta dei veri leader.

4 La legge della Base solida

“La fiducia è il fondamento della leadership”

Ogni buona relazione si basa in primis sulla fiducia, e la fiducia è la risorsa più preziosa per un leader.

Se le persone non credono in te, non riuscirai mai a influenzare i loro comportamenti.

Ma come creare una relazione di fiducia con lavoratori che “etichettano” la sicurezza sul lavoro come un’attività inutile?

Quello che non devi assolutamente fare è imporre norme ed obblighi a persone che non ne capiscono il motivo.

Se i lavoratori non comprendono il pericolo di determinati comportamenti poco sicuri, verrai visto solamente come il classico rompiscatole della sicurezza.

Quello che invece devi fare è fermarti un attimo ed entrare nella mente delle persone cercando di capire il perché delle loro convinzioni.

Puoi aiutarti con domande mirate atte ad esplorare la loro mappa mentale:

Ad esempio:

“Perché ritieni inutile la sicurezza sul lavoro?”

“Perché dal tuo punto di vista non ha senso proteggersi?”

“Quale pensi che sia il modo migliore per lavorare in sicurezza?”

Domande di questo tipo sono utili per:

  • far sì che il lavoratore si senta ascoltato;
  • capire idee e convinzioni dei lavoratori;
  • coinvolgerli attivamente stimolando la necessità di modificare i loro comportamenti;
  • fare il primo passo per instaurare una relazione di fiducia.

5 La legge della Priorità

“I leader capiscono che l’attività non è necessariamente un compimento”

Come ti dicevo poco fa, un leader deve saper riconoscere in anticipo le possibili emergenze, trovando in tempo una soluzione adatta. E qui casca l’asino…

Molti consulenti o responsabili della sicurezza, perdono troppo tempo in:

  • mancanza di focus compiendo azioni inutili;
  • pianificare, pianificare, pianificare, senza agire. 

Una qualità del leader dev’essere riconoscere e concentrarsi al massimo sulle priorità, eseguendo azioni veloci.

Esempio:

In una qualsiasi realtà lavorativa c’è sempre qualcosa da fare, ad esempio meeting e riunioni importanti oppure scartoffie e documenti da compilare…

tuttavia noti che in un reparto dell’azienda, nessuno utilizza le protezioni di sicurezza. 

Perché?

Gli operai addetti a quella lavorazione ritengono inutile utilizzare i DPI?

O forse i DPI sono mal posizionati e i lavoratori non li vedono?

Cosa potrebbe succedere continuando così?

Un professionista della sicurezza, agisce immediatamente scongiurando un possibile infortunio.

Come vedi, la leadership non è un gioco o una regoletta che impari leggendo il manuale dell’ultimo guru di turno, è un’abilità che si guadagna con il tempo, con sudore e fatica.

Ma ti assicuro che se seguirai queste 5 leggi, riuscirai un po’ alla volta a influenzare la vita e i comportamenti delle persone attorno a te.

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