Anche un RE ha paura di parlare in pubblico...

Anche un RE ha paura di parlare in pubblico…

In questi giorni tra smart working e riposo forzato, ho rivisto un film di qualche anno fa, Il discorso del re.

La pellicola è ispirata a una storia vera, e ruota attorno alla difficoltà di Re Giorgio VI di parlare in pubblico, a causa di un disturbo da fluenza verbale, meglio conosciuto come: “Balbuzie”.

Un problema grave e che lo tormentava, talmente tanto che decise di rinunciare a tenere qualsiasi discorso in pubblico.

Fu grazie all’insistenza della moglie Elizabeth che si convinse ad affidarsi a un terapeuta australiano, Lionel Louge, il quale, scavando a fondo nella storia del futuro Re, intuì le cause scatenanti del disturbo.

Nella prima seduta, il terapeuta convince il protagonista a recitare l’Amleto ad alta voce, ascoltando musica in cuffia a volume altissimo.

Non capendo l’utilità del bizzarro esercizio, non passò molto che perde la pazienza e interrompe malamente l’esercizio.

È a quel punto che il terapeuta gli fa ascoltare la registrazione del monologo appena tenuto, lasciandolo di stucco…

La SUA recitazione dell’Amleto, era perfetta e fluente… nessun balbettìo!

La paura di parlare in pubblico

Torniamo a noi…

Ho voluto parlarti brevemente di questa pellicola, e in particolare di questo episodio, per 2 motivi:

  1. Il film merita, e in questi giorni di riposo,ne consiglio a tutti la visione.
  2. Il secondo motivo è che guardandolo, ha riportato a galla, i miei esordi come speaker.

Non sono mai stato affetto da balbuzie, ma quell’ansia, quel balbettio iniziale, quel timore del giudizio, li ricordo come fosse ieri.

Il solo pensiero di salire un un palco era veramente straziante.

Il punto è che all’epoca pensavo fosse un problema solo mio e questo non faceva altro che peggiorare le cose, quando invece è scientificamente provato che:

La paura di parlare in pubblico è molto comune ed è la più grande degli esseri umani.

Secondo una ricerca del 1977 pubblicata nel “The Book of List” di David Wallechinskyil 40,6% delle persone ha terrore di parlare in pubblico, mentre ad esempio, solo il 18,7% ha paura della morte.

Un dato assurdo se ci pensi.

Eppure…

C’è chi si dimentica tutto ciò che dovrebbe dire, chi va al bagno continuamente, chi da di stomaco… gli effetti possono essere disastrosi, proprio come succedeva a Re Giorgio.

Ma perché questo succede?

La potenza delle visualizzazioni

Il problema è che per qualche strano motivo, siamo portati a creare nella nostra testa una visualizzazione negativa di ciò che succederà.

Questo succede in tutte le situazioni che riteniamo IMPORTANTI

Pensa a un calciatore…

Quante volte abbiamo visto anche grandi campioni, in partite molto importanti, “non essere in partita”?

È lo stesso meccanismo.

Se non siamo in grado di “manipolarci” mentalmente, il disastro è assicurato.

Ecco perché anche quando parli di sicurezza, se vuoi essere ascoltato ed evitare che l’ansia ti giochi brutti scherzi, devi imparare a visualizzarti in maniera positiva.

Mi spiego meglio con un esempio pratico:

Immagina di dover parlare di sicurezza, di fronte a un pubblico che non conosci e non ti conosce.

Ipotizziamo una nuova azienda in cui hai iniziato a lavorare come responsabile o un nuovo potenziale grosso cliente, che seguirai come consulente. Scegli tu.

Hai due strade:

La prima è andare SPERANDO di guadagnarti la fiducia del tuo pubblico, poi come andrà, andrà…

La seconda è andare VISUALIZZANDO già il risultato finale, sapendo che per ottenere ciò, dovrai compiere determinate azioni prima e durante l’incontro:

Prepari bene il discorso, studi il tuo futuro pubblico, pensi a come catturare il loro interesse, quale linguaggio usare, come coinvolgerlo.

Mentre parli, presti attenzione a respirazione, ritmo, postura, gestualità.

Sai che così facendo, le persone ti seguiranno con interesse…

Non pensi che un approccio del genere faccia tutta la differenza tra un discorso di successo e uno mediocre?

Ecco: questa è la “tecnica della visualizzazione”.

È la capacità di produrre immagini mentali, atte a ricreare determinati comportamenti in una particolare situazione.

In altre parole è la capacità di immaginarci nel fare qualcosa, bene o male… questo dipende da noi.

Essere in grado di VISUALIZZARE l’obiettivo che vogliamo raggiungere (ad esempio essere ascoltato), ti aiuterà poi a rimanere concentrato su tutto il percorso per raggiungere lo scopo.

È una tecnica utilizzata in tantissimi campi: dallo sport, al business, persino nella psicoterapia.

Se padroneggiata, è molto potente ed efficace sull’incremento di prestazioni, autostima, concentrazione e motivazione.

Un libro che ti consiglio di leggere

Voglio chiudere infine con un consiglio di lettura.

Un libro molto interessante a riguardo è Come parlare in pubblico e convincere gli altri, di Dale Carnegie.

Un autore che con i suoi seminari, ha formato nel corso del tempo tantissimi businessman e venditori americani.

Nel suo libro mette in risalto 4 aspetti molto importanti:

  1. Non siete gli unici ad aver paura di parlare in pubblico. La paura di parlare in pubblico è tra le più comuni, nei moltissimi seminari che ho seguito, ho notato le stesse reazioni emotive da parte dei partecipanti, ergo è una reazione naturale.
  2. La paura del palcoscenico è utile. La paura è tua amica, è una delle fonti energetiche più potenti che ci permette di affrontare le situazioni più difficili scaricando nel nostro corpo l’adrenalina. Quando abbiamo paura, i nostri sensi si amplificano e ci permettono di cogliere maggiori input dall’esterno.
  3. Nessuno supera completamente la paura di parlare in pubblico. Quell’attimo di esitazione, di ansia e balbettii prima di iniziare un discorso, farà sempre parte di noi. Prova a notare i discorsi degli artisti famosi come ad esempio le premiazioni degli Oscar, noterai tantissimi attimi di esitazione.
  4. Pratica e paura di parlare in pubblico. Come per tutte le cose, la pratica è la tua migliore alleata. Più esperienza farai nell’arte oratoria, più ti sentirai a tuo agio quando sarà il momento di tenere il tuo discorso, di fronte a qualsiasi pubblico.

Mi auguro che questi spunti di oggi ti aiutino nel tuo lavoro quotidiano!

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