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La sicurezza è uno schema Ponzi!

Qualche giorno fa ci ha lasciati uno dei più grandi architetti della truffa, Bernard (detto Bernie) Madoff.

Bernie fu arrestato nel 2008 e condannato a 150 anni di carcere per aver ideato uno dei più grandi schemi ponzi della storia, truffando circa 37 mila persone in più di 130 paesi.

Lo stratagemma era tanto semplice quanto diabolico..

Madoff depositava in un conto corrente il denaro dei suoi facoltosi clienti senza però investirli, se li teneva per sé.

Ripagava poi i primi investitori coi soldi degli ultimi arrivati, che a loro volta portavano altri investitori.

Pensa che è riuscito a ingannare anche personaggi illustri come Steven Spielberg, attori e persino importanti Banche di risparmio.

In un interrogatorio Madoff sottolineò che la truffa da lui attuata era piuttosto semplice da smascherare e che chiunque, con un minimo di cultura finanziaria, avrebbe potuto fiutare.

Un “bel” personaggio, non c’è che dire…
Ora, al di là delle vicende e delle cose negative che ha indubbiamente fatto, c’è una cosa di cui gli va dato atto:

La sua capacità di convincere e motivare le persone.

Aspetta Matteo, come osi paragonare il mio spirito coraggioso di professionista del Safety a quel truffatore di Bernie Madoff? Devi iniziare anch’io a corrompere operai e dirigenti per farmi ascoltare?

Assolutamente No!

Non serve, anche perché, parliamoci chiaro, sono anni che smonto le scemenze Piennellare e le tecniche manipolative da 4 soldi..

Eppure il mondo della sicurezza ha un tratto in comune con la truffa del vecchio Bernie e il suo schema ponzi:

Proprio come i clienti di Madoff non si rendevano conto di questo schema elementare, nel caso della sicurezza la gente non ha consapevolezza dell’importanza di lavorare in sicurezza al fine di evitare infortuni.

Utilizzare i DPI mentre si eseguono lavorazioni pericolose ad esempio, dovrebbe essere una cosa elementare e invece nella maggior parte dei casi, non si fa.

“Sono anni che faccio questo lavoro e non è mai successo niente”
“Non abbiano mai avuto infortuni”
“A me non succede, figurati, io so fare il mio lavoro”

Ma perché accade tutto questo?

Stupidità?

Forse, ma il vero motivo è che il nostro cervello è spesso vittima di trappole mentali, ovvero piccoli errori di valutazione che commettiamo e di cui non ci rendiamo conto.

Due di queste trappole ad esempio sono l’effetto gregge e l’impudenza.

Vediamole insieme…

1 – Effetto Gregge

Il primo effetto che possiamo definire “così fan tutti” consiste nell’assumere idee, comportamenti e atteggiamenti della massa perché ritenute più giuste.

Se tra i suoi clienti ci sono personaggi importanti, significa che è un investimento sicuro no?

Molti clienti si sono fatti convincere da Bernie Madoff poiché tra il suo portfolio c’erano Banche e personaggi importanti dello spettacolo.

Allo stesso modo nella sicurezza si verifica una situazione simile con i nuovi operai.

Ma se loro lavorano da 30 anni senza protezioni e senza subire infortuni, evidentemente non servono

In molte realtà aziendali troviamo i classici senatori, gente che lavora da una vita senza rispettare le indicazioni perché vittime di abitudini errate..

Ecco allora che gli operai più giovani anziché seguire le norme di sicurezza, seguono il gregge e si adeguano allo schema di convinzioni dei “più esperti”.

2 – Impudenza

Il secondo effetto è dato dall’eccessiva sicurezza di se stessi e delle proprie capacità, che ci porta a prendere decisioni sbagliate.

Gli investitori di Bernie si sentivano sicuri poiché non prometteva profitti mirabolanti ma un rendimento annuo attorno al 10%, più sicuro e credibile.

Nella sicurezza gli operai tendono a sottovalutare il pericolo e a sopravvalutare le proprie capacità, forti del fatto che sanno quello che fanno.

Sono sempre attento ai rischi mentre lavoro, perché dovrei indossare le protezioni?

Come vedi i meccanismi psicologici che decretano il “successo” di tutto ciò che c’è di sbagliato nel mondo della sicurezza sul lavoro, sono gli stessi – pericolosissimi – di uno schema Ponzi.

Ora, la domanda da 1 milione di dollari è:

È possibile aggirare questi bias mentali?

Certo che sì. Servono però gli strumenti giusti.

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