La tua Azienda è Antifragile?

Negli ultimi vent’anni si sono verificati eventi imprevedibili che hanno portato a conseguenze spesso disastrose. 

Pensa ad esempio alla crisi del mercato immobiliare nel 2008, dove l’infallibile mattone è crollato come un castello di carte lasciando sul lastrico milioni di persone…

Oppure alla più recente pandemia che ha fatto colare a picco le economie di mezzo mondo e ha cambiato per sempre le nostre vite.

Si tratta di eventi fuori dal comune, quasi impossibili da prevedere e che spesso non siamo pronti ad affrontare con lucidità.

Se ci pensi è un po’ come quando si verifica un infortunio in azienda.

Un evento imprevedibile, dovuto magari a una distrazione o a un errore nel seguire le procedure di sicurezza, che può portare a terribili conseguenze sia per il lavoratore sia per l’azienda.

Secondo Nassim Nicholas Taleb, saggista e matematico libanese, è impossibile prevedere questa tipologia di eventi ed è altresì inutile impiegare tempo e risorse per tentare di anticiparli.

È molto meglio convogliare le energie per costruire dei sistemi adatti ad affrontare tali crisi e, addirittura, a rafforzarsi usando la crisi stessa.

Nel suo libro Antifragile – Prosperare nel disordine, Nassim introduce il suo illuminante concetto chiamato antifragilità.

In soldoni è l’opposto esatto della fragilità e denota la capacità di un sistema di cambiare e migliorare a fronte di fattori di stress esterni, al fine di adattarsi anziché proteggersi.

Un sistema antifragile abbraccia l’imprevisto e l’incertezza, e ne assume positivamente il rischio per migliorare.

Per comprendere meglio questo concetto, ti riporto l’esempio usato dallo stesso Taleb nel suo libro, riguardante il mito dell’Idra di Lerna.

Si tratta di una creatura della mitologia greca simile a un serpente acquatico con più teste.

Ogni volta che le veniva mozzata una testa, ne spuntavano altre 2 anziché una.

L’Idra quindi, secondo Taleb, è una creatura antifragile che ama il danno e ne trova giovamento.

“Bene Matteo, ma qui di solito parliamo di sicurezza sul lavoro o sbaglio?”

Certo, ma prova a pensare a questo possibile scenario…

Supponiamo il caso che la tua azienda sia in regola dal punto di vista della Sicurezza.

Fai spesso riunioni di formazione, in azienda ci sono tutte le procedure e i DPI necessari, i lavoratori sono preparati e tutti i macchinari sono a norma.

Un giorno però si verifica un infortunio inaspettato.

Ecco che questo evento imprevedibile innesca una crisi che si ripercuote sia sulla sfera emotiva che razionale del gruppo di lavoro.

I dipendenti, l’alta dirigenza, il datore di lavoro, il team Safety e tutti gli attori coinvolti nell’episodio iniziano ad avvertire un senso di incertezza e di sfiducia nel presente tipico delle crisi improvvise.

Eppure abbiamo sempre fatto tutto con la massima attenzione..

Ora potrai anche passare a fare gli scongiuri come nella migliore tradizione italiana, ma il punto fondamentale è un altro:

Uno degli obiettivi di un Safety Coach è quello di costruire un sistema di sicurezza che sia in grado di reagire agli imprevisti e rafforzarsi. Esattamente come l’Idra di Lerna.

“Ok Matteo ma come si crea un sistema di Sicurezza Antifragile?”

Voglio condividere 3 pilastri presi dal Manifesto Antifragile che puoi utilizzare come fonte d’ispirazione e adattarli al tuo lavoro quotidiano.

1- Accogliere l’incertezza

Un sistema antifragile non lavora per debellare l’incertezza, ma l’accoglie, per non spingere le persone ad avere l’illusione di prevedere il futuro.

Se ci pensi questo è anche uno dei bias tipici dei lavoratori, quando giustificano un comportamento sbagliato con le solite frasi 

“Ho tutto sotto controllo!”

“Sono anni che faccio questo lavoro e non mi sono mai infortunato..”

Un sistema di sicurezza antifragile deve preparare i lavoratori a pensare che l’infortunio è sempre dietro l’angolo e, di conseguenza, adottare comportamenti flessibili e a massimizzare una risposta adattiva.

2- Autonomia

Proteggere e guidare il tuo team è importante.

Ma quando la cosa diventa eccessiva e non lasci liberi i lavoratori di compiere decisioni consapevoli, il sistema diventa fragile.

Significa che quando si verifica una situazione “differente”, non sanno come reagire al di fuori della tua ombra.

Ecco perché è importante lasciare il giusto spazio di apprendimento alle persone, stimolandole a riconoscere i rischi (e a trovare soluzioni) in autonomia.

3- Promuovere una cultura della collaborazione

Un sistema di sicurezza antifragile è composto da un team di persone con gli stessi valori, credenze e sempre pronte ad aiutarsi l’uno con l’altro.

Non esistono lupi solitari ma un gruppo che lavora fianco a fianco con un unico obiettivo.

Per fare questo però, è necessario creare di tanto in tanto dei momenti di condivisione all’interno dell’azienda, utili a far fluire idee, riflessioni e spunti per migliorare.

Hai mai organizzato delle tavole rotonde di confronto o di semplice dibattito intorno a temi specifici?

Hai mai creato dei punti di raccolta feedback negli spazi comuni?

Ti fermi di tanto in tanto ad ascoltare ogni attore coinvolto e i suoi bisogni?

Bene, per oggi ho finito!

Prima di salutarti, voglio lasciarti con una massima di Taleb:

“Se volete farvi un’idea della personalità, della morale e dell’eleganza di un amico, dovete osservarlo mentre affronta circostanze difficili, non nella realtà rosea della vita di tutti i giorni.”

Nicholas Taleb

Riflettici su!

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