Oggi voglio raccontarti un aneddoto personale che, come spesso accade nella vita, mi ha insegnato tanto e mi ha ricordato alcuni principi fondamentali sul funzionamento del nostro cervello..

La settimana scorsa infatti, ho avuto uno spiacevole episodio.. Rientro a casa verso le 19:30, con tanto di buste della spesa al seguito, ipotizzando già qualche fantasiosa ricetta per la cena e pregustando il meritato relax..

Mi affaccio dall’ascensore in direzione porta di casa quando all’improvviso mi accorgo di essere letteralmente circondato da poliziotti. Sul pianerottolo erano infatti presenti 7 agenti delle forze dell’ordine con sguardo intimidatorio rivolto a me..

“😅 Ehm.. tutto bene? Ho fatto qualcosa?

Non vi nego che per un attimo mi sono visto insegnare il Safety Coaching ai miei compagni di cella..

Pochi minuti fa c’è stato un tentativo di furto a casa del suo vicino, ci apra la porta e stia indietro, dobbiamo controllare la sua abitazione

Da lì è partita una selvaggia caccia al furfante dentro casa mia, con tanto di pistole puntate negli angoli bui stile film ammerigano (“Libero!!!“). Si credeva infatti che i ladri si fossero nascosti da me utilizzando le impalcature presenti causa rifacimento facciata.

Insomma dopo qualche minuto di panico tutto si è risolto in un nulla di fatto.. I ladri erano già scappati alla grande, fortunatamente senza nessun tipo di danno o furto.

Grazie Matteo per questo bel racconto di cronaca moderna, ma io faccio Sicurezza, che me vuoi spiegà a sto giro?

Beh questo episodio emotivamente rilevante ha trasformato, nei giorni successivi, i comportamenti di tutti i condomini e del sottoscritto.

Da quel momento infatti abbiamo, con tacito accordo, prestato tutti molta più attenzione a tenere chiuso il portone di ingresso e a controllare le finestre interne del palazzo.
Inoltre ho ripreso la buona abitudine di mettere l’allarme parziale in casa anche di notte mentre dormo, un piccolo comportamento di prevenzione che decisamente non guasta.

Secondo alcune ricerche* esisterebbe addirittura una relazione causale tra la vendita di polizze assicurative sulla casa e i disastri ambientali nel periodo precedente la stipulazione (alluvioni, terremoti, incendi).

Stesso dicasi per le vendite dei sistemi antifurto che aumentano a dismisura dopo notizie di furti e/o episodi personali, e nelle polizze infortuni, anch’esse stipulate spesso in seguito ad accadimenti di vita particolarmente significativi.

Insomma per dirla facile: l’essere umano agisce con maggiore impegno e motivazione in risposta a esperienze emotivamente rilevanti.

Anche tu avrai sperimentato questo effetto nelle organizzazioni.. Quando qualcuno ha rischiato di farsi male o, peggio ancora, ha visto qualcuno farsi male davvero, per un certo periodo di tempo tutto il gruppo coinvolto si attiva in comportamenti virtuosi e mette al primo posto la Prevenzione degli Infortuni.

Siamo maledettamente incoscienti fino a quando non accadono eventi negativi che, come uno schiaffo in piena faccia, ci rendono consapevoli di ciò che stavamo ignorando, un po’ per pigrizia un po’ per indolenza.

Ecco perché nei nostri corsi parliamo sempre di riconoscere i Bias Cognitivi e della loro importanza.

Ci ricordiamo di mettere l’allarme solo quando è troppo tardi..
Ci viene in mente l’imbracatura di sicurezza quando il nostro collega ha rischiato di finire giù dal ponteggio..

La natura umana è piena di trappole mentali che tendono a farci agire in risposta ad eventi emotivamente significativi.

Il compito di un Professionista della Sicurezza è attivare periodicamente l’attenzione dei lavoratori su questi Bias Mentali, ravvivando la sensibilità e incoraggiando la presa di consapevolezza sul ciò che non riesci a vedere.

Per questa settimana prova a domandarti:
> Ci sono attività o procedure su cui andiamo in automatico e su cui potremmo aver abbassato la guardia?
> C’è qualche lato oscuro nella prevenzione a cui non stiamo prestando la giusta attenzione?
> Quali routine di controllo posso attivare per assicurarmi che tutti tengano alta la guardia?
> C’è qualcosa che davvero non stiamo considerando?

Ricorda: Non possiamo motivare nessuno senza i due pilastri essenziali: Consapevolezza e Responsabilità.

Senza questi due elementi non si va da nessuna parte!

Ti auguro una splendida giornata!

* Cfr. Trappole Mentali – M.Motterlini