Schiaffi da Oscar e Sicurezza sul Lavoro

Oggi voglio raccontarti quello che è successo durante la notte degli Oscar, ma da una prospettiva un po’ diversa.
 
Anche se probabilmente non avrai visto la scena in diretta, ti sarai imbattuto di certo in video, meme e immagini che hanno immortalato l’episodio più memorabile della serata: lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock.
 
Lo stesso Will Smith poco dopo vincerà il suo primo Oscar come migliore attore protagonista.
 
A rubare la scena a questo momento di gloria però è stato decisamente questo discusso alterco fuori programma, diventato subito virale sui social.
 
Lungi da me dire esprimere un giudizio ed entrare nell’ennesima diatriba polarizzante su chi ha torto o ragione.
 
Mi interessa piuttosto condividere una riflessione che riguarda la comunicazione in generale. E vedrai che sarà utile anche per chi, come te, è un Professionista della Sicurezza sul Lavoro impegnato ogni giorno a comunicare il rischio.
 
Will Smith, infastidito da una battuta sulla testa rasata di sua moglie, ha reagito usando la violenza fisica. Ripeto, il tema che ci interessa non è se abbia fatto bene o meno.
 
Piuttosto vorrei che ti fermassi a riflettere sulla reazione di Chris Rock. Il gesto di Smith è stato così forte e inaspettato, che Rock è rimasto praticamente di sasso, quasi incapace di reagire.
 
Qual è il punto Matteo? Cosa c’entra tutto questo con la Sicurezza sul Lavoro?
 
 
Quando comunichiamo ci aspettiamo dal nostro interlocutore una risposta coerente con ciò che volevamo trasmettere.
 
Ma, quante volte ti è capitato di dire qualcosa a qualcuno e rimanere sorpreso dal feedback ricevuto?
 
Esattamente ciò che è avvenuto agli Oscar. Chris Rock ha fatto una battuta, probabilmente si aspettava una risata, al massimo un po’ di risentimento, ma non certo di prendere uno schiaffo in diretta mondiale.
 
C’è un passaggio bellissimo del libro La Pragmatica della comunicazione umana di Paul Watzlawick che spesso mi capita di citare all’interno dei miei corsi:
 
Se un uomo colpisce un sasso con un calcio, l’energia si sposterà dal piede al sasso ed avanzerà sulla base di quanta energia viene trasmessa. Se invece un uomo dà un calcio ad un cane questo può saltare o morderlo. E il rapporto tra il calcio e il morso dunque è di un ordine molto diverso”.
 
La comunicazione uomo-individuo non è mai lineare e unilaterale. Se dai un calcio al sasso, calcolando forza e direzione, saprai esattamente dove andrà a finire. Ma la reazione di un cane a quello stesso calcio potrà essere molto diversa:
 
Ti potrà mordere o potrà scappare via impaurito.
 
Quando comunichiamo agli altri non possiamo sempre aspettarci un feedback coerente con le nostre intenzioni. Non stiamo parlando a dei sassi, ma a persone che in testa hanno pensieri diversi dai nostri.
 
Ed è questa la più grande sfida di chi Comunica il Rischio all’interno dei Luoghi di Lavoro.
 
In un mondo ideale, dirai ai dipendenti di indossare DPI e rispettare le regole e lo faranno, spiegherai quanto sia importante la sicurezza e vedrai i lavoratori adottare pratiche virtuose.
 
Ma nella realtà della Comunicazione le cose sono un tantino diverse.
 
“Ma come, io mi prendo cura della loro Sicurezza e mi trattano a pesci in faccia e se ne fregano!!!111!!!”
 
Quando parli di Sicurezza all’interno di una azienda, non puoi e non devi aspettarti una risposta coerente con le tue intenzioni da tutti gli interlocutori. Le persone a cui ti rivolgi non hanno un sasso al posto del cervello.
 
Ricorda: Ogni interlocutore ha il suo background emotivo, la sua storia, ed è questo che influenza la sua risposta.

Ti auguro una splendida giornata!👋

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