Safety Leadership: Sei un impostore della Sicurezza?
“La considerazione esagerata in cui viene tenuto tutto il mio lavoro, mi mette a disagio e talvolta mi fa sentire un imbroglione, anche se involontario.”
Albert Einstein
Questa citazione che hai appena letto è una confessione che il padre della teoria della relatività, Albert Einstein, rivelò ad un amico poco prima di morire.
Einstein, considerato da tutti come un genio, quando parlava dei suoi meriti si sentiva un impostore, come se la sua più grande scoperta fosse solo frutto del caso.
Questa “sensazione” in realtà non è esclusiva di Einstein, anzi, è molto più comune di quello che pensi.
Essa prende il nome di Sindrome dell’impostore.
Ma di cosa si tratta?
Nel 1978 due psicologhe americane, Pauline Clance e Suzanne Imes, notarono che alcune persone competenti e di successo erano incapaci di interiorizzare i propri traguardi raggiunti.
Pur avendo ottenuto eccellenti risultati in ambito lavorativo, infatti, le due psicologhe non si sentivano mai all’altezza del proprio ruolo, attribuendo i propri meriti al caso o alla fortuna.
“Bene Matteo, ma che c’entra tutto questo con la sicurezza?”
Mi spiego.
Se non hai fiducia nelle tue competenze e ascolti quella “vocina” interna che ti dice di non meritare i successi ottenuti, rischi di:
- Autolimitarti e di conseguenza non sentirti all’altezza delle situazioni;
- Provare un senso di insoddisfazione perenne, che ti porta a sentirti inadeguato e non all’altezza del tuo ruolo professionale;
- Essere costantemente intransigente verso te stesso, provando solo rabbia e frustrazione per ogni tuo errore.
E tutto questo si ripercuote sulle tue performance, nonché sulla tua credibilità agli occhi degli altri.
Per questo anche oggi il buon Matteo viene in tuo aiuto.
Voglio condividere con te 5 azioni da fare, per evitare che la sindrome da impostore prenda il sopravvento.
- Ogni fine settimana, fermati un momento e prendi carta e penna. Crea una piccola lista con le 5 cose più importanti e di valore che hai fatto, e prenditene il merito.
- Pensa a tutti i traguardi che hai raggiunto nella vita (non necessariamente solo in ambito professionale) e prenditene il merito.
- Quando ricevi un complimento, anziché sminuirlo con frasi come “ma di che è il mio dovere” oppure “ma dai è una sciocchezza”, impara a dire “grazie”, e prenditene il merito.
- Al primo errore, non pensare subito di essere un incompetente. L’imperfezione fa parte dell’essere umano, abbiamo pregi e difetti. Riconosci l’errore, rimedia, e aumenta la tua esperienza.
- Anche se è difficile coinvolgere e motivare i lavoratori alla sicurezza, non abbatterti e punta ai tuoi obiettivi.
Fai sempre del tuo meglio e continua a rimboccarti le maniche.
Ricorda: Se non sei TU il primo a credere in te stesso, come puoi pensare che lo facciano lavoratori e dirigenti?
Non succederà. Garantito al limone.
Inizia a darti qualche pacca sulla spalla in autonomia. Segui questi consigli, tanto semplici quanto efficaci, e ti garantisco che nel tempo ne vedrai gli effetti.
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