Sapresti far mangiare la verdura a un bambino?

Sapresti far mangiare la verdura a un bambino?

C’è una frase che amo ripetere spesso nei miei seminari:

“Le persone fanno le cose per i loro motivi, non per i nostri”
Molti consulenti della Sicurezza infatti, sono convinti che basti fornire le proprie motivazioni per spingere i lavoratori a seguirli, per poi accorgersi che all’atto pratico le cose cambiano.

Prendiamo l’esempio dei bambini alle prese con le verdure…

Si sa, i bambini odiano mangiare le verdure e convincerli a farlo, spesso, rappresenta un’impresa.

Immagina la scena:

Da un lato abbiamo il papà, che cerca di spiegare al figlio o figlia i benefici della verdura, spingendo sul fatto che sono ricche di vitamine, preziosi nutrienti, utili al corpo, ecc…

In pratica, cerca di motivare il bimbo a mangiare, esponendo le PROPRIE motivazioni.

La madre invece ha un approccio diverso: 

Trasforma la situazione grottesca in qualcosa di divertente, un gioco con una ricompensa, ma solo quando il piatto sarà vuoto.

In pratica, per raggiungere l’obiettivo, parte da ciò che stimola DAVVERO il bambino, trasformando qualcosa di imposto e non gradito,  in un’esperienza stimolante.

Secondo te, quale dei 2 approcci, si rivelerà vincente?

Ça va sans dire…

Ok, l’esempio potrà sembrarti banali, ma è per farti capire che:

Qualunque azione intrapresa da un essere umano, bambino o adulto che sia, nasce sempre da un bisogno personale.

È un aspetto molto importante perché, anche quando si tratta di guidare i lavoratori verso comportamenti più sicuri, le cose non cambiano.

Ogni Safety Coach sa che deve agire con l’obiettivo di far nascere nel lavoratore l’auto-motivazione, lavorando sul contesto nel quale la persona è inserita, ovvero l’azienda.

Creando le giuste condizioni infatti, le persone saranno spinte a fare ciò che devono, senza sentirsi obbligate.

Uno dei pilastri per fare ciò, è lavorare sull’ambiente.

In questa parte, rientrano tutti quei fattori ambientali e sistemici che influenzano l’insorgere delle motivazioni.

Cosa significa?

Ecco come prendiamo le nostre decisioni: il Sistema 1 e il Sistema 2

Prima di capire come sfruttare l’ambiente a nostro vantaggio, dobbiamo comprendere come prendiamo le nostre decisioni, e per farlo, prenderemo in esame il lavoro di Daniel Kahneman.

Kahneman, Premio Nobel per l’economia nel 2002, è l’autore di uno dei più importanti libri riguardanti le motivazioni d’acquisto: Pensieri lenti e veloci.

In questo bestseller, espone chiaramente i 2 meccanismi con cui il nostro cervello prende le decisioni di tutti i giorni: i cosiddetti Sistema 1 e Sistema 2.

Il Sistema 1, è quello più veloce, primitivo e automatico ed è il responsabile della maggior parte delle azioni che pensiamo e svolgiamo.

Il Sistema 2 invece, è una sorta di fratello maggiore, è più lento, razionale e prende il sopravvento quando le cose si fanno difficili.

Ti faccio un esempio:

Se ti chiedo: quanto fa 1+1? sicuramente in una frazione di secondo, già conoscevi la risposta, giusto?

Bene, il Sistema 1 è entrato subito in azione per darti la risposta.

Ma se ti dicessi di calcolare quanto fa 234×21?

Qui le cose si fanno più difficili, ed ecco che il Sistema 2 prende il controllo a discapito del Sistema 1.

C’è un però…

Entrambi i sistemi sono attivi quando siamo svegli, ma solo uno è il protagonista, l’altro rimane in standby, come un elettrodomestico.

Il Sistema 1 come abbiamo detto, funziona in maniera automatica e produce continuamente spunti, riflessioni e prende decisioni, che solitamente il Sistema 2 accetta come suggerimenti, senza modificarli.

Decidere se indossare il casco protettivo, non è una decisione che richiede calcoli quantistici, ed è attribuita esclusivamente al Sistema 1, senza intervento della sua controparte spesso pigra.

“Ok Matteo, ma che c’entra tutto questo con la motivazione e la sicurezza?”

Ora ci arriviamo…

Per favorire la velocità di una decisione più funzionale, è opportuno semplificare il ragionamento necessario a prenderla.

Cosa significa?

Il lavoro fatto da Kahneman, sui Sistemi 1 e 2, ci deve indurre a costruire ambienti di lavoro che facilitino le scelte di prevenzione e tutela della Sicurezza.

Come? 
  • Posizionando i DPI in luoghi strategici vicini al lavoratore, riducendo di conseguenza il tempo necessario a indossarli;
  • Collocando le informazioni più importanti nelle aree già frequentate, ad esempio negli spazi comuni;
  • Posizionando i cartelli segnalatori all’altezza del viso facilitandone quindi la lettura;
  • Conducendo riunioni e fornendo informazioni in maniera quanto più possibile semplice e intuitiva.

Chiaro il concetto?

Lavorando sul contesto ambientale, e facilitando la possibilità di prendere decisioni più funzionali, favorirai l’auto-motivazione e semplificherai i risultati comportamentali dei lavoratori.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *