Sicurezza Lavoro: non Esiste Lieto Fine
Conosci il viaggio dell’eroe?
Si tratta di un modello narrativo frutto del lavoro di Christopher Vogler, sceneggiatore statunitense, dove il protagonista della storia, l’eroe appunto, compie un viaggio attraverso una serie di tappe fondamentali.
Per fartela brevissima, le 3 principali sono:
- Un inizio, dove il protagonista vive la sua vita tranquilla e ordinaria;
- La chiamata all’azione, dove il protagonista lascia la sua zona di comfort per iniziare un viaggio con mille difficoltà;
- Un lieto fine, dove l’eroe compie il suo destino e ritorna a casa.
Questa struttura è molto usata nei romanzi, nelle serie tv e nei film.
Pensa ad esempio a saghe cinematografiche come Il Signore degli Anelli, dove i 9 protagonisti partono per un lungo viaggio per distruggere l’anello del potere, un’arma invincibile e pericolosa.
Oppure a Guerre Stellari, dove il giovane Skywalker parte per un viaggio intergalattico nel tentativo di combattere l’impero e scoprire le sue vere radici.
Ora, se ti stai chiedendo perché questa struttura è così utilizzata, il motivo è molto semplice.
Si tratta di una metafora che descrive appieno le esperienze comuni che ogni persona sperimenta nella propria vita.
“Aspetta Matteo mi stai dicendo che avendo scelto questo nobile compito di fare sicurezza, sono anch’io un eroe che sta compiendo il proprio viaggio, giusto?”
Non esattamente, anzi ho una brutta notizia da darti…
Anche se il tuo è un mestiere complicato, dove ogni giorno lotti per motivare lavoratori annoiati ad attuare comportamenti più virtuosi e a coinvolgere la dirigenza spesso disinteressata…
Il tuo non è un viaggio dell’eroe perché NON ha un lieto fine.
Mi spiego.
La tua vittoria, ovvero evitare incidenti o infortuni, non è un evento straordinario, un qualcosa che ottieni dopo mille fatiche, ma è la normalità a cui si mira ogni giorno.
Spesso ci si accorge dell’importanza della prevenzione quando si è corso un grosso pericolo o se qualcuno si è fatto male.
Quando un Responsabile della Sicurezza fa bene il suo lavoro, invece, non accade nulla!
Questo, per quanto paradossale, è un concetto con cui convivere:
La mano invisibile della Sicurezza agisce nei comportamenti quotidiani, rendendo fumosa la consapevolezza sui rischi.
Certo, il tuo viaggio sarà comunque faticoso e doloroso, e ogni giorno dovrai affrontare mille difficoltà.
In più non avrai alleati o mentori al tuo fianco (come spesso accade nei film) che ti aiuteranno a creare ambienti più sicuri.
Molto probabilmente ti ritroverai a lottare da solo contro la testardaggine dei lavoratori.
“Azz quindi mi conviene cambiare mestiere?”
No, non ti sto dicendo questo.
Quello che voglio sottolineare è che se vuoi rendere questo viaggio meno complicato, devi avere gli strumenti giusti, le abilità fondamentali che ti aiuteranno a semplificare il tuo nobile ma difficile impegno.
Nel metodo Safety Coaching, ad esempio, abbiamo 8 abilità, suddivise in 3 aree in cui ogni professionista deve eccellere:
- Comunicare
La capacità di condividere la sicurezza a tutti i livelli e di trasmettere i rischi all’interno dell’azienda, costruendo nel tempo una relazione di fiducia con le persone - Guidare
Saper creare contesti lavorativi motivanti e ambienti sicuri, attuando sistemi per misurare i progressi dei lavoratori e strategie di rinforzo dei comportamenti corretti. - Essere
Oggi più che mai il mondo della Sicurezza richiede un cambio di mentalità. Non si può certo sperare di cambiare le cose solo con documenti e scartoffie.
Ecco perché “Essere”. Per fare davvero la differenza devi diventare un punto di riferimento per i lavoratori e ispirare tutta l’organizzazione a un cambio di mentalità.
Ecco allora il Viaggio dell’Eroe nella Sicurezza sul Lavoro:
Un viaggio che non porta a nessun lieto fine, ma che finisce per rendere invisibile l’impegno del suo protagonista.
Dobbiamo imparare a convivere con questa assenza di prospettiva, spostando il focus da un’illusoria ricompensa finale al viaggio stesso che viviamo ogni istante.
Tesori perduti, castelli e baci delle principesse lasciamole ai romanzi d’avventura.
Il vero lieto fine nel Safety è quel piccolo cambiamento quotidiano che protegge la vita delle persone.
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