Sicurezza sul Lavoro: il mestiere più difficile del mondo?
Quest’oggi mi lancerò in una riflessione che avevo messo lì tra i miei appunti da diversi mesi e, complice qualche fetta di casatiello di troppo, ho pensato di trattare solo in questo momento.
Parto con una domanda a bruciapelo..
Qual è il mestiere più difficile del mondo?
Qualcuno potrebbe protendere verso i classici Neurochirurgo, Vigile del Fuoco, Operatore di Pronto Soccorso o similari..
Altri andrebbero sui più fantasiosi “Fare il genitore” o “Vendere corsi online su come fare i soldi a Dubai”..
Gli appassionati di Safety non avrebbero invece dubbi: fare Sicurezza sul Lavoro è una roba faticosissima, specie in Italia.
Io non ho una risposta univoca a questa domanda. Credo che in fin dei conti ognuno di noi dovrebbe cercare di fare
1. Ciò che gli piace davvero
2. Ciò che gli riesce bene
3. Ciò per cui viene pagato abbondantemente
Eppure scavando a fondo nelle difficoltà di chi fa Sicurezza credo che, in fin dei conti, ci siano delle caratteristiche comuni che rendono il lavoro complicato.
Tra queste caratteristiche quella principale immancabile e fonte di ogni frustrazione, è la difficoltà che si incontra nel..
Far fare agli altri ciò che desideriamo.
In definitiva tantissimi mestieri richiedono, a un certo punto del processo, che le persone con cui si interagisce mettano in atto dei comportamenti specifici.
Non importa che tu sia un venditore di servizi, un personal trainer o un professionista della Sicurezza…
Tutti i mestieri richiedono, chi più chi meno, che altre persone ti seguano, si affidino a te, si lascino guidare e nel momento opportuno, facciano ciò che gli chiedi di fare.
Portando la prospettiva in questa nuova posizione ecco che allora potremmo aggiungere alcuni tratti anche nel mondo della Sicurezza sul Lavoro..
Fare Sicurezza in un certo senso è l’arte di far fare agli altri ciò che è giusto.
Ogni difficoltà, ogni ostacolo, ogni resistenza al cambiamento, spostata sotto questo cluster del “far fare agli altri ciò che desideriamo” ci apre ad alcune accortezze su cui vorrei farti riflettere.
In particolare ecco 5 domande per allineare il tuo lavoro.
1) Ti stai veramente focalizzando sugli altri?
La Sicurezza non è fatta di normative, pezzi di carta o certificati da mettere in bella vista.
Tutto, alla fine della fiera, ruota attorno ad altri esseri umani che devono tornare a casa senza essersi fatti male.
Le persone vanno sempre messe al centro del nostro lavoro di cambiamento quotidiano.
2) Quali tue capacità devi sviluppare per “far fare agli altri ciò che desideri”?
Se potessi mettere a fuoco qualche abilità che ancora non hai sviluppato a pieno, da dove partiresti? C’è qualcosa del tuo approccio che meriterebbe un’evoluzione?
3) Chi potrebbe aiutarti a orientare positivamente i comportamenti?
Visto che stiamo parlando di persone e comportamenti, chi potresti coinvolgere per semplificarti la vita? Chi potrebbe farsi carico di parte delle tue battaglie e aiutarti a vincere la guerra del cambiamento?
4) Cosa ti ha permesso in passato di orientare i comportamenti degli altri?
Quando in passato hai avuto successo, anche in piccole cose, e sei riuscito a ottenere i comportamenti desiderati dagli altri, cosa ha funzionato? Che strategie hai messo in atto? Cosa ha fatto davvero la differenza?
5) Quali approcci creativi potresti utilizzare per generare i comportamenti desiderati?
Volendo stretchare un po’ il pensiero, c’è qualcosa di fantasioso o creativo che potresti mettere in campo per far fare agli altri ciò che desideri? Hai qualche iniziativa nel cassetto che va sprigionata?
Focalizzarsi sul “far fare agli altri ciò che desideriamo” ci aiuta a investire ogni nostra risorsa sulla pianificazione di strategie orientate al risultato.
Sintetizzare il nostro compito come l’arte di orientare i comportamenti ci fa osservare il mestiere di responsabile del safety con altri occhi, forse togliendo un pelino di poesia, ma aggiungendo allo stesso tempo una buona dose di pragmatismo al tutto.
Ricorda: il mestiere più difficile del mondo è far fare agli altri ciò che desideriamo.
Bene, anche per oggi è tutto! Spero che questi punti di attenzione ti attivino per generare nuove idee e pianificare azioni differenti.