strategia tom tom

Prevenzione Infortuni: la Strategia Tom Tom

Oggi ti svelo una delle mie più grandi ansie: viaggiare senza navigatore.

Seriamente, non sto scherzando…

Ogni volta che devo andare da qualche parte, seguo fedelmente le indicazioni del mio Tom Tom, e sai perché?

Perché, pur conoscendo vicoli e viuzze della mia amata Roma, senza navigatore corro il serio rischio di perdermi.

Sono talmente assuefatto dal “gira a destra” “gira a sinistra” che non riesco ad andare da nessuna parte senza quella rassicurante vocina metallica.

Il bello però è che parlando e scherzando con qualche mio amico, non sono nemmeno l’unico ad avere questo problema!

“Ok Matteo non hai il senso dell’orientamento, ma che c’azzecca con la sicurezza?”

C’entra eccome, prova solo a pensarci un attimo…

Come fanno sicurezza la maggior parte dei responsabili del Safety?

Adottano la “Strategia Tom Tom”, ovvero si limitano a imporre obblighi e a dare indicazioni ai lavoratori proprio come farebbe un navigatore.

“Mario metti il casco”
“Mario attento che ti fai male”
“Mario in questo lavoro ci vogliono queste accortezze..”

Questo è il tipico approccio alla sicurezza aziendale, messo in atto ogni giorno nei settori più disparati.

Ti suona familiare?

Ora questa strategia Tom Tom, assolutamente direttiva e top-down, può funzionare finché c’è un responsabile che vigila e controlla costantemente i lavoratori, proprio come farebbe una maestrina con i suoi scolaretti.

Ma supponiamo che per qualche motivo non ci sia nessuno a vigilare, cosa accadrebbe?

Inevitabilmente i lavoratori, non essendo abituati a ragionare con la PROPRIA testa, correrebbero il rischio di farsi male.

Fare sicurezza non significa limitarsi a dire: “fai questo” “fai quello” come fossimo un Navigatore Tom Tom.

Così facendo, le persone non capiranno MAI il motivo per cui devono attuare comportamenti sicuri, non sapranno reagire alle diverse condizioni ambientali e non saranno mai autonome nelle scelte importanti per la prevenzione.

Il vero compito di chi fa sicurezza, è sì, quello di guidare le persone, ma affinché possano ragionare con la propria testa e agire in totale autonomia.

Mi avrai sentito ripetere centinaia di volte la mia massima preferita:

Il Compito di un Esperto di Sicurezza in Azienda è creare altri Esperti.

Questo è l’unico modo per cambiare davvero le cose e guidare i lavoratori affinché possano attuare dei comportamenti più virtuosi.

Ed è questo principio su cui si fonda il metodo Safety Coaching.

Come sempre voglio lasciarti qualche spunto di riflessione per questa settimana…

“In azienda ti comporti da vero leader o come un semplice navigatore della sicurezza?”

“Quando vedi un lavoratore che non attua un comportamento sicuro, ti limiti a dirgli cosa fare oppure lo aiuti a ragionare con la sua testa?”

“Quando diffondi la Sicurezza in azienda adotti uno stile direttivo o partecipativo?”

“Quante domande sono presenti nelle tue slide di formazione?”

“Quante routine di confronto e ascolto hai creato nella tua organizzazione?”

Prova a rileggere la tua attività quotidiana e le tue interazioni con la prospettiva “Anti Tom Tom” e individua i tuoi punti di debolezza per lavorarci sopra!

Inoltre, se vuoi allenare le tue competenze di Motivazione e Coinvolgimento alla Sicurezza, ti ricordo che a Maggio terrò la nuova edizione del Master in Safety Coaching.

Quattro giorni di pura formazione, con tanta pratica concreta per apprendere i principi essenziali che ti consentiranno di guidare le organizzazioni verso un grande salto culturale.

Apprenderai le migliori strategie comunicative da utilizzare per portare i lavoratori a decidere in autonomia l’attuazione di comportamenti più virtuosi per la sicurezza aziendale.

In altre parole, spegnerai quel TOM TOM che è in te 😉

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